venerdì 14 settembre 2007

Quello che un educatore...

Decidere di rendere servizio ad un giovane è contrarre con lui un grande debito che a volte non possiamo nemmeno immaginare. Tutti i ragazzi vengono da noi con il biglietto d'invito per la vita e ci dicono: «Mi hai chiamato. Sono qui. Che cosa mi dai?». Qui comincia ogni compito educativo.

Un sedicenne la vede così:

Volevo latte, e ho ricevuto il biberon.
Volevo dei genitori, e ho ricevuto un giocattolo.
Volevo parlare, e ho ricevuto un televisore.
Volevo imparare, e ho ricevuto pagelle.
Volevo pensare, e ho ricevuto sapere.
Volevo una visione generale, e ho ricevuto un'ideuzza.
Volevo essere libero, e ho ricevuto la disciplina.
Volevo amore, e ho ricevuto la morale.
Volevo una professione, e ho ricevuto un posto.
Volevo felicità, e ho ricevuto denaro.
Volevo libertà, e ho ricevuto un'automobile.
Volevo un senso, e ho ricevuto una carriera.
Volevo speranza, e ho ricevuto paura.
Volevo cambiare, e ho ricevuto compassione.

Volevo vivere!

Nessun commento: